SAINT JOSEPH

SAN GIUSEPPE

Nel mese di marzo, il 19, ricorre la festività di San Giuseppe, uno dei santi più venerati nella tradizione cristiana ed ogni anno è celebrata in tutto il mondo credente.

È il padre putativo di Gesù e lo sposo della Vergine Maria.

La sua figura è stata spesso rappresentata in opere d'arte e dipinti, che lo mostrano al lavoro con il legno. Ciononostante, L’evangelista Matteo dice che Gesù era il figlio di un “tektòn”, cioè di un carpentiere, professione molto stimata nella Palestina di oltre duemila anni fa.

Sono davvero poche però le informazioni su San Giuseppe che troviamo nel scritti considerati canonici, ed è per questo che c’è una prolifera speculazione nei vangeli apocrifi.

Secondo la tradizione, fu scelto da Dio per diventare il padre putativo di Gesù e protettore della Sacra Famiglia:
Il vangelo di Matteo, riporta il sogno del santo in cui un angelo recita:
“Non avere paura di sposare Maria, la tua promessa sposa. Il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù” (Matteo 2,1-7).

Perché si parla di paura?
La gravidanza di Maria, è il dogma per eccellenza.
Per gli scettici di oggi è motivo di critica, ma anche ai tempi della vecchia Nazaret il concepimento per via dello spirito santo era motivo di incredulità e, per certi versi sdegno.

Esisteva una legge - la legge della gelosia - applicabile anche solo per il sospetto del marito nei confronti della fedeltà della moglie, ma Giuseppe decise di non applicarla.
Gli bastarono le parole di Maria (il racconto dell’annunciazione) ed il sogno dell’angelo per essere rassicurato.

È considerato il patrono dei bambini, degli anziani e dei morenti, ed è invocato per trovare lavoro, per le questioni familiari e per la protezione della casa e della famiglia e viene spesso considerato il patrono dei lavoratori.

È stato dichiarato patrono della Chiesa universale da Papa Pio IX nel 1870 e la sua festa è stata istituita come festa liturgica universale, ma un’altra curiosità è che San Giuseppe non si festeggia solo il 19 marzo, bensì anche il primo maggio.
In questo secondo caso, ha il titolo di “San Giuseppe lavoratore”.

La festa fu istituita il primo maggio 1955 da papa Pio XII per rispondere alle richieste dei lavoratori cattolici, che non volevano che solo i socialisti avessero una loro ricorrenza.

Molte città e paesi hanno chiese e santuari dedicati a San Giuseppe, tra cui la celebre Basilica di San Giuseppe dei Falegnami a Roma, costruita nel luogo dove si dice che San Giuseppe abbia lavorato come legnaiolo; ma sono più di 200 i luoghi di culto San Giuseppe è stato anche oggetto di molte leggende e tradizioni popolari, quasi scaramantiche: in alcune parti del zone del mondo, ad esempio, si dice che porti fortuna e che aiuti a trovare l'amore o la casa dei propri sogni.

inoltre, in Italia, la figura di San Giuseppe è stata tradizionalmente associata alla figura del padre di famiglia, rappresentando l'ideale di un padre amorevole e protettivo e per questo il 19 marzo è, in tutte le famiglie italiane che seguono la tradizione, riconosciuta come festa del papà.

Il bignè di San Giuseppe

I festeggiamenti della giornata di San Giuseppe (divenuta poi la festa del papà), il 19 marzo, erano molto sentiti nella capitale sin dall’epoca medievale.
Il popolo di Roma si riuniva per celebrare la ricorrenza con grandi festeggiamenti presso tutte le chiese a lui dedicate. Era molto coinvolta soprattutto la confraternita dei falegnami, che finanziava e organizzava i festeggiamenti del santo, durante le quali, su appositi banchetti posizionati in strada, era tipico trovare i bignè fritti. Da qui il santo prese il simpatico nomignolo di San Giuseppe Frittellaro.
La tradizione oggi non prevede questi grandi festeggiamenti, ma il dolce rimane un’eredità culinaria, facilmente reperibile tutti i giorni nei forni della capitale.

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